Quando ti trovi di fronte all’Hermitage non sai cosa aspettarti: all’apparenza un palazzo d’epoca stretto e lungo che si cela tra i vicoli del centro storico di Firenze, a due passi da Ponte Vecchio; viene da chiedersi quale sia la vista dalle camere, l’atmosfera che si respira dentro quelle mura; ma il suo vero fascino si può carpire solo entrando. Un piccolo segreto per chi passeggia distrattamente per le strade di Firenze e si rivela solo a chi sceglie di fermarsi.
Negli anni ‘80, dall’idea del commendator Vincenzo Scarcelli, nasce un hotel con una vocazione “british”, col suo salottino confortevole, l’honesty bar sempre ben fornito, quel flair domestico, silenziosamente chic. La sua è una storia a metà tra Camera con Vista, il famoso film di James Ivory tratto dal celebre romanzo A Room With A View di E. M. Forster che sancì l’amore anglofilo per Firenze, ed una pellicola odierna di Wes Anderson.
Recentemente rinnovato dalla figlia Alina, l’Hermitage è diventato l’espressione del massimalismo e dell’orientalismo tanto amato dalla famiglia Medici, con oggetti provenienti da tutto il mondo, colori intensi, tessuti pregiati e carte da parati che affrescano ogni angolo, compreso l’ascensore che porta alle 26 camere e, dulcis in fundo, alla splendida terrazza che ospita l’Osteria delle Tre Panche.
All’ultimo piano infatti sorge il ristorante, ben presto divenuto un punto di riferimento per fiorentini e viaggiatori informati. Immersi tra fiori coloratissimi e il profumo del tartufo, l’Osteria è il luogo perfetto dove gustare i piatti della tradizione godendo di una vista unica al mondo.