Stretta nell’abbraccio tra il blu del mare e il candore delle cave di marmo delle Alpi Apuane, Pietrasanta è uno dei borghi più belli della Versilia, conosciuto come “la piccola Atene”, per la concentrazione di artisti che vi si sono stabiliti negli anni e che espongono nelle numerose gallerie delle sue stradine, alternate a negozi, enoteche e raffinati ristoranti.

Gallerie e non solo, perché ogni estate l’arte invade letteralmente il centro di Pietrasanta con mostre diffuse di importanti artisti, come, per il 2024, il coreano Park Eun Sun – che ha portato fra le piazze Duomo e Carducci e gli spazi del complesso monumentale di Sant’Agostino le sue suggestive sculture, tra cui le sue famose Colonne Infinite – e Emanuele Giannelli, con installazioni nel campanile del Duomo e nella piazzetta San Martino.

Ma cosa vedere tutto l’anno a Pietrasanta?

PEACE FRAME PIETRASANTA
La grande cornice dell’americano Nall che domina l’ingresso di via Mazzini-piazza Crispi.

PIAZZA DUOMO
Un concentrato di bellezza, dove spicca il maestoso Duomo, completamente rivestito in marmo bianco ad eccezione del campanile, che con la sua struttura in mattoni crea un particolare contrasto con il candore del corpo principale. Aperto alle visite solo in alcuni momenti dell’anno (spesso in estate), il campanile custodisce una scala elicoidale dalla torsione stupefacente. Si affacciano su piazza Duomo anche il complesso di Sant’Agostino con il Museo dei Bozzetti Pierluigi Gherardi (oltre 1000 bozzetti di sculture di artisti internazionali che hanno realizzato le proprie opere a Pietrasanta e in Versilia), il Museo Archeologico e il Bar Pietrasantese, un cult dell’aperitivo a Pietrasanta.

L’ORATORIO DI SAN GIACINTO
Al suo interno si trovano due imponenti fonti battesimali. La prima è una vasca esagonale del 1389, la seconda è un’opera cinquecentesca incompiuta. Intorno, dipinti murali di Pietro Cavatorta e nell’abside la pala d’altare di Filippo Martelli.

CHIESA DI SAN FRANCESCO
Chiesa cinque-seicentesca con convento annesso, dove si trovano una cappella dedicata a Sant’Antonio da Padova e la biblioteca conventuale.

(ph. Pasquale Paradiso e Nicola Gnesi)